Questo disco nasce da incontri culturali di vario tipo, mediati dalla letteratura, dal cinema, dalla radio. folgorazioni istantanee e amori di lunga durata scaturiti mentre ascolto i miei programmi radiofonici preferiti, mentre guardo un film, leggo un libro, condividendo con gli amici.
Nasce dalla curiosità e dalla fascinazione verso un momento storico ben preciso, l’Italia del secondo dopoguerra, del boom economico, degli artisti e dei personaggi dell’epoca che ancora influenzano l’attualità artistica e culturale..
Nasce anche per fermare un momento, catturare la “me interprete”, in presa diretta, senza fronzoli e senza artifici, la mia voce e la mia chitarra.
Il progetto iniziale era quello di compilare una scaletta di mie canzoni eseguite in questa nuova veste, insieme a un paio di cover significative. Una cover tira l’altra e alla fine le mie canzoni c’entravano ben poco con la scaletta che si stava definendo, ma soprattutto era più forte la curiosità di scoprire il repertorio a cui appartenevano le prime cover che avevo scelto di registrare..
Ho scoperto così la produzione dei Cantacronache, che in questo progetto ha forse lo spazio maggiore, ma non solo.
Le canzoni sono state scelte in base a due principi guida, senza snobismo alcuno: canzoni (molto) poco conosciute ma senza tempo. canzoni che ho sentito mie sin da subito.
Volevo scoprire i tesori nascosti del repertorio cantautorale italiano, canzoni ben scritte ed emozionanti che ti fanno dire, come mai non l’avevo sentita prima?.
- Angela Kinczly.
Note (anche tecniche) alla produzione..
Le registrazioni di questo album sono state realizzate in momenti diversi tra il 2022 e 2023, questo anche perché il progetto iniziale è stato in corso d’opera modificato e la scelta dei brani definita praticamente alla fine..
Per tutte le registrazioni è stata usata una tecnologia analogica, registrando le varie esecuzioni su un registratore multitraccia e poi mixato su mater tape e successivamente digitalizzato..
La scelta di registrare in questo modo ci ha imposto di cogliere l’attimo dell’esecuzione per quello che era, senza possibili ritocchi o rimaneggiamenti oltre al fatto di avere una resa sonora data dall’utilizzo del nastro più’ consona al materiale che dovevamo produrre..
- Stefano Castagna.