Description:
SIDE A:
1.Funkallero
2.The Two Lonely People
3.Sugar Plum
4.Waltz For Debby
SIDE B:
1.T.T.T. (Twelve Tone Tune)
2.Re: Person I Knew
3.Comrade Conrad
La potente casa discografica Columbia registrò e pubblicò solo due dischi con il grande pianista Bill Evans, un bilancio quanto mai scarso se si pensa agli innumerevoli concerti che il nuovo trio di Evans diede in giro per il mondo tra il 1969 e il 1974.
Insieme al fenomenale contrabbassista Eddie Gomez e al batterista Marty Mortell, Evans diede vita a un trio stabile e addirittura migliore del precedente.
In questo periodo Evans cominciò a interessarsi alle grandi risorse tecniche ed espressive dei pianoforti Fender Rhodes, che utilizzò per la prima volta nel The Bill Evans Album. Uno degli aspetti più interessanti di questo album è costituito dal fatto che il programma comprende solo brani scritti da Evans, tre dei quali già registrati in precedenza e quattro di nuova composizione.
Tra tutti, meritano di essere citati la malinconica "Two Lonely People", nella quale Evans mise in musica una poesia di Carol Hall, e "Sugar Plum" e "T.T.T.", che rimasero nel repertorio di Evans fino ai suoi ultimi anni di carriera. Questo brano è insolito, ma molto raccomandabile, perché inizia con una introduzione improvvisata al piano elettrico del brano più famoso di Bill Evans, vale a dire la celeberrima "Waltz for Debby".
Le eccellenti apparecchiature tecniche di cui era dotato lo studio di registrazione della Columbia vennero utilizzate nel modo migliore da Evans, anche se in questo caso l'ensemble era composto da appena tre elementi. Questo fatto spiega anche perché i sette brani di questo disco presentino una qualità sonora di gran lunga migliore rispetto alla maggior parte delle altre incisioni live realizzate dal trio di Bill Evans.
E, come affermò lo stesso Evans in più di un'occasione, fu con questo trio che poté coronare tutte le sue ambizioni musicali.
Registrazione effettuata nel maggio e nel giugno del 1971 presso lo Studio della 30th Street della CBS di New York da Pete Weiss e dal producer Helen Keane.