1.Folk Forms, No. 1
Charles Mingus si accosta alla musica in una maniera davvero affascinante, vicina alla tradizione ma comunque molto originale, al punto che un album come Charlie Mingus Presents Charlie Mingus riesce a fare passare per noiosi molti dischi di preteso jazz.
Per uno come Mingus, la band impegnata in questo disco e' assai piccola, vantando la partecipazione di Eric Dolphy (sax contralto e clarinetto basso), Ted Curson (tromba) e Dannie Richmond (batteria).
Il fatto che questo disco sia stato una delle ultime collaborazioni di Dolphy e di Curson con Mingus spinge questi due artisti a dare il meglio del loro grande talento.
Il registro grave di Mingus ci offre una grintosa versione di "Folk Forms No. 1", seguito ben presto dal melodizzare di Dolphy e poi di Curson.
Un semplicissimo riff si sviluppa in una vivace marcia funebre nello stile di New Orleans della durata di ben 12 minuti.
Sebbene abbia intenti assolutamente seri, "Original Faubus Fables" - un attacco politico al governatore Faubus, favorevole alla segregazione razziale - viene cantata da Mingus e da Richmond in una maniera che impedisce di trattenere le risa.
Gli ultimi due brani "What Love?" e "All the Things You Could Be by Now If Sigmund Freund's Wife was Your Mother" sono eseguiti con un approccio molto piu' libero, come se si trattasse di free jazz.